Le principali varianti dialettali del lombardo occidentale, secondo la divisione di Bernardino Biondelli, sono le seguenti[10]:
- milanese, parlato nelle province di Milano, Monza-Brianza, Novara e nella parte settentrionale della provincia di Pavia[10]; affini a esso sono il brianzolo[11] (parlato in Brianza[12], presenta tracce del lombardo orientale[13]), il novarese (parlato a Novara e provincia, con varianti di transizione piemontesi nei comuni più occidentali[14]) e il lomellino[10] (parlato nella Lomellina, zona occidentale della provincia di Pavia[15]). Nell'Altomilanese, si trovano il bustocco (parlato a Busto Arsizio, a ovest della valle Olona, si stacca notevolmente sia dal milanese[16] che dagli altri dialetti parlati nelle località più prossime a Busto Arsizio[17], così come da tutti gli altri dialetti lombardi[18][19]) e il legnanese (parlato nei dintorni di Legnano, il cui legame con Milano influenzò anche il vernacolo, differenziandolo dal limitrofo dialetto bustocco[20]; continua però a conservare una cospicua diversità rispetto alla parlata meneghina[21]).
- comasco, parlato in quasi tutta la provincia di Como, tranne l'estrema punta settentrionale del Lario, e nel Sottoceneri[10]; affini ad esso sono il varesotto[22] (parlato nella parte settentrionale della provincia di Varese e lungo la sponda orientale del Lago Maggiore[23]) e il lecchese[22] (parlato nella città di Lecco, in alcuni comuni limitrofi, in Valsassina e sulla sponda orientale del Lago di Como, è considerato uno dei dialetti "cerniera" tra il lombardo occidentale e quello orientale[24][25]).
- ticinese, parlato nell'omonimo cantone svizzero, in particolare nel Sopraceneri[10].
- valtellinese, parlato in quasi tutta la provincia di Sondrio, nelle valli meridionali del Canton Grigioni e nella parte settentrionale della provincia di Como[10]; affine ad esso è il chiavennasco (parlato a Chiavenna[26] e, con alcune differenze, nell'intera Valchiavenna, dove subisce forti influenze dal comasco[27]).
- lodigiano, parlato nella maggior parte della provincia di Lodi[10].
- verbanese, parlato nella parte meridionale della provincia del Verbano-Cusio-Ossola e nella parte settentrionale della provincia di Novara[10].
Tutte le varietà lombarde occidentali sono intelligibili tra loro e parzialmente intelligibili con altri gruppi di lingue gallo-italiche, come l'emiliano (in particolare i dialetti piacentino, oltrepadano, tortonese, pavese, parmigiano, e mantovano) e alcune varietà del piemontese (soprattutto l'alessandrino e il vercellese).
Determinante è stato il ruolo del lombardo occidentale nella formazione in epoca medievale dei cosiddetti dialetti gallo-italici di Basilicata (Potenza, Picerno, Tito, ecc.), e dei cosiddetti dialetti gallo-italici (o altoitaliani) della Sicilia (Aidone, Piazza Armerina, Nicosia, San Fratello ecc.).[28].